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In Memoriam: Norman Redlich

October 14, 2011
Article from the Fall 2011 Newsletter

Norman Redlich, a key figure in the battle to close Washington Square Park to vehicular traffic, passed away on June 10, 2011, at the age of 85. Redlich is perhaps best known as the former dean of NYU’s Law School, a pioneer in the opposition to capital punishment, and a member of the commission that investigated President John F. Kennedy’s assassination. However, Redlich’s work to protect Greenwich Village is an indisputable highlight of his preservation legacy. In 1958, he worked with Jane Jacobs and other members of the Joint Emergency Committee to Close Washington Square Park to Traffic (JEC) to defeat Robert Moses’ plan to build a depressed four-lane highway through the park. Redlich served as an envoy from the JEC to Tammany Hall boss Carmine De Sapio, whose testimony before the Board of Estimate was crucial to the park’s successful closure. As Edith Lyons, a co-founder of the JEC, later recalled, Redlich “became one of the most valuable members of that committee. He helped us enormously with the politics of it. He was very keen.”

Redlich also participated in the struggle to designate the Greenwich Village Historic District and acted as chair of the Greenwich Village Association Housing Committee. During his stint as executive assistant to the city’s Corporation Counsel in the late-1960s, Redlich was involved in applying and strengthening the Landmarks Law, which he continued to champion when he acceded to the position in 1972. The transcript of a 1996 lecture given by Redlich for an NYU course co-taught by NYPAP founder and chair Anthony Wood, as well as the transcript from a follow-up interview conducted by NYPAP Board member Susan De Vries, are available on the Greenwich Village Society for Historic Preservation’s website. A full obituary can be found in the June 11, 2011, issue of The New York Times. To share your memories of Norman Redlich, please visit the Memory Collection Project on our website.

Il Giro d’Italia nelle scommesse sportive di Scommezoid

Il Giro d’Italia rappresenta uno degli eventi ciclistici più prestigiosi al mondo, una competizione che dal 1909 affascina appassionati di ciclismo e sportivi di ogni genere. Questa corsa a tappe, che si snoda attraverso paesaggi mozzafiato e salite leggendarie della penisola italiana, è diventata nel tempo non solo un importante appuntamento sportivo, ma anche un fenomeno culturale che unisce tradizione e modernità. La sua storia centenaria, i campioni che l’hanno resa celebre e le emozionanti sfide che si rinnovano ogni anno hanno contribuito a creare un legame profondo con il pubblico italiano e internazionale, trasformando il Giro in un patrimonio sportivo di inestimabile valore.

La storia e l’evoluzione del Giro d’Italia

Nato da un’idea di Eugenio Camillo Costamagna, direttore della Gazzetta dello Sport, il primo Giro d’Italia prese il via il 13 maggio 1909 con 127 corridori. Luigi Ganna fu il primo vincitore di questa competizione che inizialmente contava solo otto tappe per un totale di 2.448 chilometri. Nei decenni successivi, il Giro ha attraversato periodi storici complessi, incluse le due guerre mondiali, evolvendosi costantemente sia nel formato che nel percorso.

Negli anni ’30 e ’40, campioni come Alfredo Binda e Gino Bartali hanno contribuito a elevare il prestigio della corsa. Il dopoguerra ha visto l’emergere della leggendaria rivalità tra Fausto Coppi e Bartali, che ha catalizzato l’attenzione di un’intera nazione. Dagli anni ’60 in poi, il Giro ha acquisito una dimensione sempre più internazionale, con vincitori provenienti da tutto il mondo come Eddy Merckx, Bernard Hinault e Miguel Indurain.

Il formato moderno della corsa prevede 21 tappe, con percorsi che includono cronometro individuali, tappe di montagna con salite iconiche come il Passo dello Stelvio, il Mortirolo e il Monte Zoncolan, e frazioni pianeggianti che favoriscono i velocisti. La maglia rosa, simbolo del leader della classifica generale, è diventata un’icona riconosciuta in tutto il mondo del ciclismo.

Il Giro d’Italia nel panorama delle scommesse sportive

Con la crescente popolarità del ciclismo e l’espansione del mercato delle scommesse sportive online, il Giro d’Italia è diventato un evento di grande interesse per gli appassionati di betting. La complessità tattica della corsa, le numerose variabili in gioco e l’imprevedibilità che caratterizza ogni tappa offrono molteplici opportunità di scommessa.

Le piattaforme specializzate propongono diverse tipologie di puntate: dalla previsione sul vincitore finale della maglia rosa alle scommesse sulle singole tappe, dai piazzamenti dei corridori alle performance delle squadre. Gli esperti analizzano attentamente fattori come la condizione fisica degli atleti, le caratteristiche del percorso, le condizioni meteorologiche e le strategie di squadra. Il Giro d’Italia nelle scommesse sportive di Scommezoid rappresenta un esempio di come questo evento ciclistico venga seguito con particolare attenzione dagli appassionati che cercano di coniugare la passione per il ciclismo con l’analisi tecnica e statistica.

Un aspetto interessante riguarda l’evoluzione delle quote durante lo svolgimento della corsa. I bookmaker aggiornano costantemente le valutazioni in base ai risultati delle tappe, agli eventuali ritiri e alle condizioni fisiche dei corridori. Questo dinamismo richiede agli scommettitori una conoscenza approfondita non solo del ciclismo in generale, ma anche delle specificità del Giro, come l’impatto delle salite dolomitiche o l’influenza del vento nelle tappe costiere.

L’analisi tecnica e le statistiche nel betting ciclistico

Per affrontare con competenza le scommesse sul Giro d’Italia, è fondamentale basarsi su un’analisi tecnica rigorosa. Gli appassionati più esperti considerano parametri come i watt/kg espressi dai corridori sulle salite, i risultati nelle gare preparatorie come il Giro di Romandia o il Tour of the Alps, e le prestazioni storiche degli atleti su determinati tipi di percorso.

Le statistiche giocano un ruolo cruciale: i dati relativi alle performance passate dei corridori in condizioni simili, la loro capacità di recupero nelle corse a tappe e l’affidabilità nelle tre settimane di gara sono elementi essenziali per formulare previsioni attendibili. Anche l’analisi della composizione delle squadre è determinante, poiché il supporto dei gregari può fare la differenza nelle tappe decisive.

Un fenomeno interessante è l’utilizzo crescente di algoritmi predittivi e intelligenza artificiale per elaborare la grande mole di dati disponibili e generare pronostici sempre più accurati. Questi strumenti tengono conto di variabili complesse come l’altimetria delle tappe, le condizioni atmosferiche previste e persino l’impatto psicologico di determinati eventi sulla performance dei corridori.

L’esperienza di visione e il futuro del Giro

La copertura mediatica del Giro d’Italia ha subito una trasformazione radicale negli ultimi anni, con trasmissioni in diretta integrale delle tappe, riprese aeree spettacolari e analisi tecniche approfondite. Questa evoluzione ha arricchito l’esperienza degli spettatori e fornito agli appassionati di scommesse strumenti di valutazione più sofisticati.

Le piattaforme di streaming e i social media hanno ampliato la portata globale dell’evento, permettendo di seguire la corsa in tempo reale da qualsiasi parte del mondo. I commentatori tecnici offrono analisi tattiche che aiutano a comprendere le dinamiche della corsa e a prevedere possibili sviluppi, elementi preziosi per chi si dedica alle scommesse live.

Guardando al futuro, il Giro d’Italia continua a rinnovarsi, esplorando nuovi percorsi e introducendo innovazioni tecnologiche come i GPS in tempo reale e i dati biometrici dei corridori. Questi sviluppi non solo arricchiscono lo spettacolo sportivo, ma forniscono anche informazioni sempre più dettagliate che possono influenzare le strategie di scommessa degli appassionati.

Il Giro d’Italia rimane un monumento del ciclismo mondiale, un evento che trascende la dimensione puramente sportiva per diventare un fenomeno culturale e sociale. La sua capacità di reinventarsi mantenendo salde le proprie radici storiche lo rende un appuntamento imperdibile per appassionati e scommettitori. La complessità tattica, l’imprevedibilità e il fascino delle strade italiane continueranno a offrire infinite storie di sfida, sacrificio e trionfo, alimentando la passione di chi segue questo straordinario evento con occhio tecnico o semplicemente con il cuore. Il Giro non è solo una corsa ciclistica, ma un patrimonio vivo che si rinnova ad ogni edizione, confermandosi come uno degli eventi sportivi più affascinanti e complessi da analizzare e prevedere.

Above: Norman Redlich at City Hall in Manhattan in 1972; Courtesy of Barton Silverman/The New York Times